martedì 11 giugno 2013

kushikatsu


Il kushikatsu è un piatto giapponese, molto apprezzato ad esempio nella zona di Osaka.
Si tratta solitamente di carne fritta (pollo, maiale), verdure oppure una combinazione dei due ingredienti.
Gli ingredienti vengono tagliati a pezzettini, vengono passati nell'uovo e nella farina , vengono fritti nell'olio vegetale e infine infilzati in spiedini di bambù.
Infine vengono cosparsi di salsina oppure potete immergerli voi nella salsa (se scegliete quest'opzione, siccome la salsa è in comune e viene usata anche nei giorni a seguire, si infila lo spiedino solo quand'è intatto e non dopo averlo morsato per questioni di igene.
Questi bastoncini danno il meglio di sè appena cotti, perciò è bene prenderne pochi alla volta, il prezzo medio è intorno ai 100 yen a bastoncino ( 78 centesimi di euro).
Se andate ad Osaka, provateli nel quartiere Shinsekai, qui ci sono 3 famosissimi ristoranti per il kushikatsu ( si chiamano: Daruma, Tengu, Yaekatsu), sono tutti lungo la stessa strada.



giovedì 4 aprile 2013

Natto


Cos'è?

Parliamo oggi di un alimento tipico della cucina giapponese: il natto.

Si tratta di fagioli di soia fermentati; è un alimento tipico della colazione giapponese.

Se vi capiterà di alloggiare presso un ryokan ( locande tipiche giapponesi) probabilmente vi verrà servito natto a colazione (solitamente assieme a riso in bianco).

Il natto non incontra molto il gusto occidentale, in quanto di sapore (e ancora più di odore) molto forte..

Per creare il natto vengono fatti fermentare i fagioli di soia assieme a vari batteri.

Il natto può essere consumato sia cotto che crudo.

Storia del natto:

Purtroppo non si sà chi fu il creatore del natto; si sà però che la creazione avvenne a seguito di un incidente poichè dei fagioli di soia lessati furono conservati tra la paglia.

Per fare il natto le uniche cose che servono sono: la giusta temperatura, la giusta umidità e i batteri del natto.
Questo batterio si propaga un po ovunque in giappone visto il clima umido del paese, ma si propaga più facilmente nella paglia, nei steli di riso secchi o di frumento.

In epoca antica infatti si soleva avvolgere il natto nella paglia.
Inizialmente il natto veniva prodotto dagli agricoltori solo per uso personale, ma a metà del periodo Edo nacquero i venditori di natto nella città. 
Poichè non esistevano le conoscenze scientifiche di cui disponiamo ora, il natto veniva mangiato e prodotto durante i mesi autunalli e invernali, ossia quando il batterio si riproduceva con maggior facilità.

Benefici del natto: 

I semi di soia sono una fonte ricca di aminoacidi essenziali, che sono fondamentali per mantenere il corpo in salute.
Facendo bollire e fermentare i semi di soia con i batteri significa incrementare significativamente il loro valore nutrizionale; perciò il natto ha: un alto contenuto di proteine vegetali , è un'ottima fonte di fibre, è ricco di vitamina K2 e B2, contiene calcio e ferro e non ha glutine.


mercoledì 27 marzo 2013

Morijio


Morijio sono due piccole montagnole di sale, poste all'ingresso di ristoranti o bar in Giappone.
In antichità di usavano negli antichi santuari shintoisti in segno di purificazione e per attirare gli dei.
Oggi vengono posti all'esterno di ristoranti per attirare clienti; questo si ispira ad un'antica usanza cinese dove i buoi che trainavano i carri si fermavano a leccare il sale vicino alla porta della locanda, costringendo il padrone a fermarsi per mangiare.

Spesso questi mucchi di sale si vedono anche fuori ai Love Hotel e agli Hostess Club.
Questo viene da una leggenda di un imperatore cinese, che aveva 3000 concubine.
L'imperatore andava a trovarle di notte e di giorno nei loro vari palazzi con un carro trainato da buoi.
Una concubina, che voleva l'imperatore tutto per se, mise del sale fuori dalla porta per attirare i suoi buoi.
Ogni sera lasciava un mucchietto di sale e ogni sera l'imperatore andava a trovarla, finendo per diventare tutto ciò una consuetudine e diventando la concubina preferita.

sabato 16 marzo 2013

Ekiben


Oggi volevo parlarvi dell'ekiben; questo sarà un post generale in cui spiegherò cos'è, dove si trova, quanto costa.. volevo fare altri post separati per i vari tipi di ekiben che possiamo trovare a seconda del posto in cui ci troviamo (almeno i più famosi) o(^▽^)o

Ekiben nasce dalla fusione di due parole giapponesi: Eki che significa stazione e ben che stà per bento (il classico pranzo al sacco giapponese); l'ekiben è appunto un pranzo che si compra in stazione.
Questo tipo di pranzo è molto popolare in quanto si trova in quasi tutte le stazioni, costa poco ed è anche bello da vedere ;)

Comprare un ekiben è motlo semplice anche per coloro che sono in viaggio in giappone e non conoscono la lingua, come in molti ristoranti giapponesi c'è una vetrinetto con esposte le riproduzioni in plastica del piatto reale assieme al prezzo.. quindi dovrete solo puntare l'ekiben che volete col dito e il gioco è fatto (^_-)


Di solito gli ekiben vanno dai 700 yen ( 5.60 euro ) ai 1200 yen ( 9.60 euro ).. ma possono anche ad arrivare ai 3000 yen ( 24 euro ) in base al materiale con cui è fatto il vostro bento e dagli ingredienti utilizzati.

Di solito le scatole in cui si trova il cibo sono in plastica, ma si possono anche trovare in legno, in carta, fino ad arrivare per gli ekiben costosi anche in ceramica.

Si trovano negozietti e cioschi che vendono ekiben in quasi tutte le stazioni, in più gli ekiben sono venduti anche all'interno degli Shinkansen.


Vi posto qualche esempio di ekiben (tanto per farvi venire fame hihi).. di solito hanno tutti una base di riso bianco ma se a qualcuno non piace di trovano anche varianti con udon al posto del riso.

giovedì 14 marzo 2013

White Day


 Il White Day è una festa che si celebra in Giappone, in Sud Corea e a Taiwan il 14 Marzo.

In Giappone per San Valentino le ragazze e le donne regalano dei cioccolatini agli uomini: sia all'innamorato che ai colleghi e agli amici maschi, esattamente un mese dopo gli uomini devono ricambiare regalando alle donne dei dolci o altri doni un po' più costosi.

Il White Day che fu celebrata per la prima volta in Giappone nel 1978, venne inventata dalla National Confectionery Industry Association in risposta al giorno di San Valentino infatti proponeva di regalare dei dolciumi alle donne.

Nel 1977 una ditta dolciaria di Fukuoka propose di regalare alle donne delle soffici e gommose caramelle bianche chiamate marshmallows infatti in un primo momento il 14 Marzo era chiamato Marshmallows Day.

In seguito le ditte dolciarie incominciarono a vendere oltre ai marshmellows anche del cioccolato bianco da qui deriva il nome attuale di White Day che significa "Giorno Bianco" anche se adesso si regala anche il cioccolato classico.

Gli uomini devono fare un regalo a tutte le donne da cui han ricevuto il cioccolato per San Valentino; ovviamente il regalo sarà d'importanza e di valore maggiore a seconda del rapporto che c'è con quella persona..quindi se per san valentino si è ricevuto del giri choco si corrisponderà con un giri dono :D




Di solito si regalano cose bianche come fiori (rose bianche principalmente), cioccolata bianca.. ma si regala anche cioccolata normale, intimo, profumi, gioielli e peluches.
C'è la regola secondo la quale si dovrebbe fare un regalo tre volte più costoso di quello ricevuto a San Valentino.

venerdì 8 marzo 2013

Hachiko

Foto della statua di Hachiko a Shibuya
Oggi oltre alla festa della donna si festeggia anche l'anniversario della morte di Hachiko.

Hachikō nacque a Odate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923. Era un esemplare maschio di Akita bianco.
Hachi in giappone significa otto, numero benaugurante, ko invece è un vezzeggiativo.
All'età di due mesi, venne adottato da Hidesaburo Ueno, un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokyo, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professor Ueno si dirigeva alla stazione di Shibuya per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa.

Purtroppo il 21 maggio 1925, Ueno morì di arresto cardiaco mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione per le 3 del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professor Ueno non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo offrendogli cibo e riparo.

Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō, tant'è che molte persone andavano a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e la sua età avanzante che lo indebolì progressivamente, il cane continuò imperterrito a recarsi alla stazione per poter rivedere il suo padrone. Nell'aprile 1934, venne realizzata, ad opera dello scultore Teru Ando, una statua in bronzo con le sue sembianze che fu posta nella stazione di Shibuya (un'altra simile è stata eretta a Odate, il suo luogo natale); lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.

L'8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all'età di 12 anni, dopo aver atteso, ininterrottamente, per ben 10 anni, il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica, la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.

Con la venuta della Seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.

Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, ove partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.

 Una foto vera di Hachiko, scattata un anno prima della sua morte.

Oggi la statua di Hachiko è uno dei luoghi d'incontro preferiti dai giovani.

mercoledì 6 marzo 2013

popin' cookin


Premetto che adoro questi mini set.. li trovai in un negozio in pieno centro a londra ma ahimè avevo finito tutte le sterline e non sono riuscita a comprarne uno (-.-;)

In pratica sono set che permettono di crearsi da soli le caramelle gommose.. quello nell'immagine iniziale è per fare le caramelle a forma di sushi.. ecco qua il video esplicativo:


Ci sono molti altri set, a seconda di quello che si vuol creare:

Bento box

Gelati e torte

Ramen

e chi più ne ha più ne metta!